Trattamento varicocele
Nella maggior parte dei casi non si hanno sintomi evidenti. Il soggetto, in particolare se giovane può non accorgersi affatto di essere affetto da varicocele.
Molti ragazzi scoprono casualmente la patologia (ad esempio una volta accadeva frequentemente durante la visita medica di leva ).
I sintomi tendono a presentarsi con il caldo, dopo un duro esercizio, alla fine di un rapport sessuale oppure dopo un tempo prolungato passato in stazione eretta.
I sintomi includono:
- un dolore sordo nel/i testicolo/i;
- un senso gravativo di pesantezza a livello scrotale;
- sensazione di fastidio al testicolo o in una parte dello scroto;
I segni più frequenti sono:
- vene dilatate palpabili a livello scrotale. Vengono spesso descritte come un “sacchetto di vermi“;
- il testicolo colpito da varicocele può risultare più piccolo rispetto all’altro.
CONSEGUENZE
Le vene dilatate determinano un innalzamento di pochi gradi della temperatura del testicoloche se si mantiene per lungo tempo può causare infertilità. Infertilità significa difficoltà alla riproduzione. Nei maschi è quasi sempre dovuta ad un’alterata produzione di spermatozoi. Gli spermatozoi sono prodotti nei testicoli e la produzione degli stessi è molto sensibile anche a piccole variazioni di temperatura. Perciò se la produzione di spermatozoi è disturbata , la funzionalità, il numero e la densità degli spermatozoi possono inevitabilmente subire notevoli alterazioni. Se lo sperma non è normale la gravidanza può essere impossibile. Dopo la cura del varicocele (che sia chirurgica o radiologica) la funzionalità e il numero degli spermatozoi generalmente mostra un netto miglioramento portando ad una crescita significativa della probabilità di arrivare ad ottenere una gravidanza. Il Varicocele quando di grado severo e di lunga durata può condurre irreparabilmente il soggetto ad una atrofia testicolare, con totale perdita della funzionalità dell’organo..Anche questo evento deve essere ricondotto principalmente all’innalzamento della temperatura all’ interno del sacco scrotale.
DIAGNOSI
Generalmente la diagnosi di Varicocele non è difficile. Il Medico di base facilmente diagnostica il Varicocele semplicemente con la visita. E’ comunque indispensabile una corretta e approfondita valutazione delle cause e dell’entità per le quali non è sufficiente la sola visita clinica. Un esame del Liquido Seminale e un Eco-Doppler sono necessari. L’Eco-Doppler è un esame non-invasivo che impega gli ultrasuoni molto simile all’Ecografia. L’Eco-Doppler viene solitamente eseguito con il paziente in piedi in modo tale che le vene ripiene di sangue sono più agevolmente visibili. L’intero esame non richiede più di 20 minuti. Tali esami, associati anche alla Ecografia transvaginale e alla TAC e/o RM, permettono generalmente di effettuare la diagnosi anche del Varicocele pelvico femminile che, tuttavia, viene posta tardivamente perché tale patologia non si manifesta esternamente e perché essendo più rara viene sospettata dal medico meno frequentemente.
EMBOLIZZAZIONE
L’embolizzazione è una tecnica innovativa ( anche se in verità si esegue da molti anni ormai) che permette di trattare il paziente in modo rapido, sicuro ed estremamente efficace. Dopo una lieve anestesia localein sede inguinale DX con un piccolo ago viene punta la vena femorale destra. Si introduce quindi un piccolo catetere del diametro di 1.35 mm (4 French) che utilizzando come strada le vene del corpo giunge sino in corrispondenza della vena spermatica interna SN (se il varicocele è a SN) o DX (se il varicocele è a DX). A questo punto iniettando una piccola quantità di liquido di contrasto viene visualizzato il varicocele e le vene che lo compongono decidendo così quali sono le vene dilatate e incontinenti. Si inietta quindi una piccola quantità di alcool (Atossisclerol) e, se necessario, piccole particelle solide (spiraline) che producono una occlusione delle vene dilatate. La stessa tecnica può essere impiegata con successo anche nel trattamento del varicocele pelvico femminile e può essere eseguita sia nel maschio che nella femmina anche mediante una piccola puntura venosa al braccioevitando quindi la puntura all’inguine.
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